ILLUSTRARTE - illustrazione e illustratori -

stilare un tariffario unico di riferimento, una utile iniziativa

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 24/10/2011, 19:11
Avatar

the pied piper fooled you... I'm the whistler

Group:
Member
Posts:
8,297
Location:
Livorno

Status:


CITAZIONE (DDpro @ 24/10/2011, 16:41) 
nessuno fa niente per niente, si stava meglio quando si stava peggio, non ci sono più le mezze stagioni e il cibo non ha più gusto ...

Ti sei dimenticata "non si trova più da parcheggiare in centro". :lol:
 
Web  Top
papepi
view post Posted on 27/10/2011, 08:18




CITAZIONE
Non è il momento giusto adesso, perchè la voce che si alzerebbe cadrebbe inascoltata e avremmo perso un'occasione per farci sentire.
Al contrario quando le cose miglioreranno, allora sarà il momento di cominciare a pestare i maroni a chi di dovere.

passerà un pò di tempo allora.... ma chi è di dovere?... non credo che siamo gli ultimi della fila, quindi dobbiamo sempre insistere a farci sentire e a non essere sottovalutati... l'arte in generale ha un destino di difesa continua e non c'è nessun "chi di dovere", secondo me -
io non mi sento una minoranza... forse vedo che ancora la mentalità di chi vede che cerchi di vivere disegnando è curiosamente carica di un misto di compassione e curiosità... e anche gli editori e simili cercano sempre di abbassare i prezzi proprio perchè ci sono altri che accettano le loro condizioni... quindi per evitare tempi lunghi e aspettare chi di dovere ( che non esiste) è meglio che siamo noi di dovere di noi stessi e essere il nostro menager il meglio possibile :shifty:..(io tendo a non aspettare che ci sia chi per me decide anche perchè chi meglio di me sa quali sono i miei diritti?)

e poi devo dire la verità..c'è parecchia differenza nell'atteggiamento tra chi decide di vivere di questo mestiere veramente e chi lo fa solo la sera o come passatempo o nel tempo libero ..e non voglio essere snob, ma è una questione di trovarsi sempre nella condizione di non voler essere sottopagato per vivere e quindi più professionale nell'atteggiamento

magari fai dei bellissimi lavori anche solo nei ritagli di tempo ma trovo che poi alla fine ti accontenti e in questo caso sei anche un danno per tutti gli altri che invece si sbattono per non essere sottopagati

Edited by papepi - 27/10/2011, 11:12
 
Top
Yerathel39
view post Posted on 27/10/2011, 10:13




CITAZIONE (papepi @ 27/10/2011, 09:18) 
magari fai dei bellissimi lavori anche solo nei ritagli di tempo ma trovo che poi alla fine ti accontenti e in questo caso sei anche un danno per tutti gli altri che invece si sbattono per non essere sottopagati

Dunque, se questa affermazione è rivolta a me personalmente, te la sbatto indietro violentemente, perchè è da 20 anni che faccio questo lavoro e non lo faccio di certo nei ritagli di tempo.

Se invece si tratta di un'affermazione generale rivolta a chi veramente si comporta così ti dico: e allora? Di gente così ce ne sarà sempre.
Vuoi sapere cosa intendo per "chi di dovere"? Il governo. Punto.
Solo il governo ha il potere di legiferare a nostro favore.

Senza una serie di LEGGI o REGOLAMENTI che tutelino il nostro lavoro saremo sempre alla mercè di chi vuole sfruttarci o di chi lavora sottocosto pur di portare a casa un tozzo di pane per sfamare la propria famiglia.
Inoltre quali sarebbero i nostri diritti? Avere una vita dignitosa? Essere giustamente retribuiti per il lavoro che si fa? Poter accedere al credito (per esempio il mutuo per la casa) senza essere strozzati dagli interessi perchè non possiamo dare le garanzie di una busta paga a tempo indeterminato (sempre che ci venga concesso ovviamente)?
Questi sono tutti diritti di chiunque. Quindi di cosa stiamo parlando?

Se parliamo di autotutelarci credo che qui dentro tutti lo facciano, lo faccio io, lo fai tu, lo fanno gli altri, chi con maggior successo chi con minore successo. Ma mi pare che questa discussione vertesse su un diverso discorso, cioè quello della tutela verso i lavoratori del fumetto, l'illustrazione e le arti creative (figurative e non) in generale.
Quindi parliamo di un'entità superiore (un sindacato, un'associazione di categoria o simili) che si impunti per ottenere migliori condizioni di trattamento per tutti noi.
E come ho indicato io un'entità del genere c'è già. Ma le manca il POTERE.
Noi nel nostro piccolo possiamo usare solo il nostro potere commerciale, più sei richiesto e fai vendere e più hai possibilità di trattare, ma non tutti hanno questo potere.

Ti faccio un esempio: se il polo petrolchimico di Marghera decide di incrociare le braccia e di scioperare ad oltranza, il paese va nella merda, perchè mancherebbe la fornitura di benzina e gasolio a metà del paese, con conseguente paralisi di tutte le attività commerciali e industriali.
Questi avrebbero il potere di far sentire la propria voce.

Se scioperiamo noi, fossimo anche 2 milioni di lavoratori, chi ne farebbe le spese? Gli editori? La popolazione? Già l'editoria italiana è all'orlo del collasso, aggingi inoltre che viviamo e lavoriamo in un paese in cui il piacere per la cultura sta toccando i minimi storici, va da se che il potere contrattuale che avremmo come "categoria" è pressapoco pari allo zero.
Ci vorrebbe un contratto standard nazionale che stabilisca delle tariffe minime per chiunque, dal più piccolo e sconosciuto dei disegnatori al più grande e famoso, ma la vedo un po' una utopia.

Proprio qualche tempo fa parlavo con un amico ingegnere di questi argomenti e lui mi ha confermato che benchè ci sia un'associazione di categoria con un tariffario stilato e ben preciso, questo viene rispettato da pochi, e chi lo rispetta si vede comunque surclassato da altri che se ne fregano ed arrivano a lavorare anche a costo zero, o peggio, in perdita pur di accaparrarsi il lavoro (di solito nel pubblico) per fare curriculum.
Quindi anche questo mi fa capire che avere un'associazione di categoria serve a ben poco se poi gli stessi associati non rispettano (e fanno rispettare) le loro stesse regole.

Quindi purtroppo sta totalmente a noi tutelare i nostri interessi, rifiutandoci di lavorare al di sotto di una paga minima, vedendo riconosciuti i diritti d'autore (utopia) e pretendendo pagamenti regolari e in tempi rapidi. Se TUTTI si comportassero così, allora le cose andrebbero meglio, ma oggettivamente non sarà mai così.
So che dico cose scomode e che danno fastidio, ma la realtà è questa.
E non aggiungo altro perchè mi pare di aver chiarito per bene il punto.

Ciao a tutti.
 
Top
papepi
view post Posted on 27/10/2011, 10:26




ma non parlo di te, ci mancherebbe,..non so chi sei e non so nulla di te... insomma, io credo poco nelle istituzioni politiche e molto nell'unione professionale che sa quello che vuole per la sua professione..e poi alla fine dici le stesse mie
CITAZIONE
Quindi purtroppo sta totalmente a noi tutelare i nostri interessi, rifiutandoci di lavorare al di sotto di una paga minima, vedendo riconosciuti i diritti d'autore (utopia) e pretendendo pagamenti regolari e in tempi rapidi. Se TUTTI si comportassero così, allora le cose andrebbero meglio, ma oggettivamente non sarà mai così.

tranne il finale che è un pò pessimista per il mio vedere

son d'accordo sul fatto dell'incrociare le braccia..ma si sa che questo paese non ha mai fatto vere rivoluzioni
 
Top
Yerathel39
view post Posted on 27/10/2011, 10:42




CITAZIONE (papepi @ 27/10/2011, 11:26) 
ma non parlo di te, ci mancherebbe,..non so chi sei e non so nulla di te... insomma, io credo poco nelle istituzioni politiche e molto nell'unione professionale che sa quello che vuole per la sua professione..e poi alla fine dici le stesse mie
CITAZIONE
Quindi purtroppo sta totalmente a noi tutelare i nostri interessi, rifiutandoci di lavorare al di sotto di una paga minima, vedendo riconosciuti i diritti d'autore (utopia) e pretendendo pagamenti regolari e in tempi rapidi. Se TUTTI si comportassero così, allora le cose andrebbero meglio, ma oggettivamente non sarà mai così.

tranne il finale che è un pò pessimista per il mio vedere

son d'accordo sul fatto dell'incrociare le braccia..ma si sa che questo paese non ha mai fatto vere rivoluzioni

Ma certo che dico le tue stesse cose, solo che io la vedo male, proprio perchè noi italiani siamo un popolo che ama coltivare il proprio orticello e fregarsene beatamente dei problemi degli altri.
Un suggerimento? Cercare di piazzarsi all'estero. Molti bravissimi disegnatori che qui in italia non sono stati minimamente considerati per anni hanno avuto un enorme successo quando si sono rivolti ad altri mercati, in Francia e negli USA in particolar modo.
È triste. Molto triste. Ma al momento non vedo altre soluzioni.
 
Top
papepi
view post Posted on 27/10/2011, 12:11




si infatti....sai cosa? spero e ho fiducia, ma tanta fiducia, nel mescolamento delle culture in italia e quindi una spinta diversa e più energetica
anche a me piacerebbe starmene e lavorare bene qui..sarebbe un sogno , ma forse il futuro sarà l'eliminazione delle frontiere in tutti i sensi (questa si una utopia e anche fuori topic ) già lo è con santo internet, ma non per tutti i lavori
nella nostra professione è più facile uscire dai confini ... ma sarebbe bello che i diritti di lavoro venissero rispettati comunque e ovunque

ma negli altri paesi c'è veramente un tariffario unico di riferimento o un minimo "sindacale" per gli illustratori? sono riusciti a farne regole di legge? ...tipo negli amati Usa...
 
Top
Yerathel39
view post Posted on 27/10/2011, 12:34




CITAZIONE (papepi @ 27/10/2011, 13:11) 
ma negli altri paesi c'è veramente un tariffario unico di riferimento o un minimo "sindacale" per gli illustratori? sono riusciti a farne regole di legge? ...tipo negli amati Usa...

Non credo proprio, di sicuro c'è una maggiore coscienza civile e un maggior rispetto per la professione.
I furbi ci sono dappertutto, ma sentendo vari colleghi che lavorano da anni con, per esempio, la francia nel campo del fumetto, mi dicono che si trovano benissimo, hanno pagamenti veloci e sicuri, un buon rapporto prezzo/prestazioni e molta serietà da parte degli editori.
Praticamente l'opposto di quello che accade da noi in Italia.
 
Top
papepi
view post Posted on 27/10/2011, 14:09




quindi in realtà non servono leggi ma coscienza civile e rispetto di chi ci chiede un lavoro..quindi il problema è ben altro :P
 
Top
Yerathel39
view post Posted on 27/10/2011, 16:06




Le leggi e le regole servono quando non c'è coscienza civile. meglio sarebbe avere tutte e due, ma entrambi sono difficili da ottenere :unsure:
 
Top
papepi
view post Posted on 27/10/2011, 19:14




hai ragione anche te...

Edited by papepi - 27/10/2011, 21:28
 
Top
view post Posted on 27/10/2011, 20:27
Avatar

the pied piper fooled you... I'm the whistler

Group:
Member
Posts:
8,297
Location:
Livorno

Status:


Il fatto è, come giustamente fatto notare, che se un ingegnere o un architetto si rifiuta di fare un lavoro che verrà sottopagato (in teoria DEVE rifiutarlo per legge), ci sarà sempre qualcuno che lo farà sottocosto o anche gratis.
Però è obbligatorio che il professionista sia un professionista iscritto all'Albo.
Se noi ci rifiutiamo di fare una illustrazione, una copertina, un logo, un marchio o che altro, ci sarà sempre il figlio del cugino del portinaio che ha 15 anni "ma disegna tanto bene guardate come fa Topolino sembra vero" che farà il lavoro gratis. E la committenza cerca proprio questo, nella mia città del cavolo in particolare, che se ne è sempre fregata altamente della professionalità ("Ma cosa volete essere professionali voi, sempre di due scarabocchi si tratta. Mica lavorate come me che mi alzo alle cinque per scaricare al porto!").
Quindi, o qualcuno decreta per legge che per fare questi lavori grafici bisogna essere obbligatoriamente iscritti ad un qualcosa (albo professionale, sindacato o che), o se no questo stato di cose durerà all'infinito.

Per esempio, un attore negli USA deve essere iscritto al sindacato degli attori, se no non lavora assolutamente e nemmeno lo vengono a cercare. Anzi, non possono venir "scelti" dai registi o dai produttori, devono passare dalla trafila dei provini, anche se sono famosi. Il privilegio di evitare i provini è riservato solo alle grandi star (M. Streep, A. Pacino, D. Hoffman...).
E qui invece il primo che esce dal grandefratello vuole il lavoro assicurato...
 
Web  Top
25 replies since 6/9/2011, 16:31   3853 views
  Share