Nuovo arrivo
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| Mi fa molto piacere che al giorno d'oggi si sia diffusa una consapevolezza sul diritto d'autore, alla quale mi piacerebbe pensare di aver in parte contribuito con i miei articoli sul Notiziario della Associazione Illustratori, quando ero nel Direttivo (primi anni '90). Anni fa, mentre i colleghi di altri paesi mettevano in nota spese l'aereo e l'albergo, per essersi dovuti spostare per documentarsi. Si portavano dietro un fotografo, sempre per documentarsi, e mettevano in nota la sua remunerazione, gli italiani facevano una fattura per "esecuzione di", consegnavano l'originale, spesso neanche firmavano i disegni, si vergognavano del loro lavoro e dichiaravano che in quella casa editrice o agenzia di pubblicità facevano la contabilità. Oggi gli eredi vanno alla ricerca dei diritti, degli originali, se non per un attaccamento affettivo, per trarne qualche tipo di guadagno. Eppure ancora oggi sento illustratori e disegnatori da una parte e committenti dall'altra fare affermazioni di questo tipo: Ha comprato i fogli con i disegni, ce li ha tutti in cantina, quindi ci può fare quello che gli pare. È un ginepraio, le leggi sono complicate, non si capisce nulla, tanto vale prendersi i soldi e tanti saluti. Viene da piangere a sapere che gli originali di Maestri come Libico Maraja e Walter Molino, sono finiti sulle bancarelle nei mercatini dell'usato, quando è andata bene. Spesso, durante i traslochi, sono finiti in terra, calpestati dai dipendenti , o buttati nella carta al macero. Qualcuno chiede anche dei soldi perché, mettendo "illustrazione di..."ritiene di aver fatto pubblicità all'illustratore!
Edited by Mario Cossu - 28/11/2019, 20:31
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