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Incontro col responsabile Italia della SCBWI, benvenuto Dario Cesare Campanile!

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carlac
view post Posted on 20/2/2009, 09:42




Come promesso, qui comincia la serie di inviti ufficiali a personaggi di grande interesse che partecipano al forum con tanto di nome e cognome e accettano di farsi intervistare dagli utenti.
Ho invitato oggi una persona che, a mio parere, potrà dare un aiuto a comprendere il complesso mondo dell'illustrazione per bambini in ambito internazionale. Inizio con lui perchè, pur non avendolo mai incontrato di persona, lo considero un amico "virtuale" disponibile e aperto al confronto: si tratta del responsabile della sezione Italia dell'americana SCBWI (Society of children's book writers and illustrators ovvero associazione scrittori e illustratori di libri per bambini). L'associazione ha sede in USA ma è attiva anche in Italia, oltre che in tantissimi paesi nel mondo.
Qui il sito ufficiale in inglese.
Qui il sito italiano ancora in via di sviluppo.

--------------------
La SCBWI è una organizzazione professionale per scrittori, illustratori, agenti, case editrici, editor, ed altre figure coinvolte nella letteratura giovanile, tutti con la stessa grande passione.

Fondata nel 1971, SCBWI è una prestigiosa organizzazione mondiale che offre con la sua rete internazionale una gran quantità di informazioni e servizi, contatti, risorse, pubblicazioni, sovvenzioni e riconoscimenti, supporto professionale, conferenze nazionali ed internazionali ...e l’opportunità attraverso il forum di conoscersi discutere e lavorare insieme per produrre ed incoraggiare la migliore letteratura giovanile e per l’infanzia.
--------------------

Lui si chiama Dario Cesare Campanile.
Benvenuto nel nostro forum Dario! :woot:
Grazie della disponibilità, a voi la parola :)

Edited by carlac - 20/2/2009, 10:50
 
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Clok
view post Posted on 20/2/2009, 15:15





Benvenuto nel forum e grazie mille per il tempo che ci dedicherai! :)

…apro le danze chiedendoti se puoi parlarci della SCBWI.
Carla ha spiegato più o meno di cosa si tratta, sembra un’organizzazione con i fiocchi.
Nella descrizione mi ha un po’ stupito il termine “sovvenzioni”, in che senso?

Facendo un parallelo con l’italiana Associazione Illustratori, quali le differenze?

Grazie
Claudia Venturini
 
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Elisas
view post Posted on 22/2/2009, 15:34




anch'io approfitto di questa ottima opportunità per chiedere a chi è più del settore di me qualche indicazione utile...

una questione spinosa sono le tariffe, come si pone SCBWI in questo senso?offre consulenze a proposito?propone delle tariffe "standard" a cui attenersi?

inoltre volevo chiederti come può un'illustratore (o scrittore per l'infanzia) proporsi al meglio, se inscriversi appunto ad una associazione, mandare materiale agli editori, cercarsi un'agente, andare alle fiere e mostrare i lavori di persona...

elisa
 
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porcelain84
view post Posted on 23/2/2009, 14:25




Salve Dario,

Quest'anno terminerò i miei studi di formazione artistica e la mia intenzione è quella di entrare nel mondo dell'illustrazione.
Proprio per la mia inesperienza purtroppo non posso farle domande specifiche, piuttosto mi viene spontaneo chiederle questo: quale consiglio darebbe ad un giovane che vorrebbe intraprendere una carriera lavorativa nel mondo dell'illustrazione?

Spesso chi desidera affacciarsi in questo lavoro sà solo usare la mano ma non si conoscono
molti fattori che costituiscono questo ambiente (aspetti economici, legali ecc..). Quale consiglio può darebbe a chi si trova in questa situazione?

Daniele

Edited by porcelain84 - 24/2/2009, 12:32
 
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sassolinoviola
view post Posted on 23/2/2009, 15:36




Grazie per questa opportunità che ci offi.
Questione legale: tutela degli illustratori e anche aspetto legale in fatto di contratti, che mi sembrano a volte un po' alla Robin Hood che lasciano spiazzati o indifesi.
Cristina
 
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papepi
view post Posted on 23/2/2009, 18:07




buongiorno Dario,
la mia domanda è questa:
basta depositare un testo o disegni alla SIAE per essere difesi da eventuali
plagi, anche se non sono mai stati pubblicati?

Lucia

Edited by papepi - 23/2/2009, 18:27
 
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carlac
view post Posted on 25/2/2009, 10:24




Sono stata in vacanza 3 giorni e sono appena tornata, nn vedo dario qui sul forum :blink: mi informo subito se ha avuto problemi. Abbiate fede, sono sicura che risponderà a tutte le domande :)
 
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darioccampanile
view post Posted on 27/2/2009, 21:59




CITAZIONE (carlac @ 20/2/2009, 09:42)
Come promesso, qui comincia la serie di inviti ufficiali a personaggi di grande interesse che partecipano al forum con tanto di nome e cognome e accettano di farsi intervistare dagli utenti.
Ho invitato oggi una persona che, a mio parere, potrà dare un aiuto a comprendere il complesso mondo dell'illustrazione per bambini in ambito internazionale. Inizio con lui perchè, pur non avendolo mai incontrato di persona, lo considero un amico "virtuale" disponibile e aperto al confronto: si tratta del responsabile della sezione Italia dell'americana SCBWI (Society of children's book writers and illustrators ovvero associazione scrittori e illustratori di libri per bambini). L'associazione ha sede in USA ma è attiva anche in Italia, oltre che in tantissimi paesi nel mondo.
Qui il sito ufficiale in inglese.
Qui il sito italiano ancora in via di sviluppo.

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La SCBWI è una organizzazione professionale per scrittori, illustratori, agenti, case editrici, editor, ed altre figure coinvolte nella letteratura giovanile, tutti con la stessa grande passione.

Fondata nel 1971, SCBWI è una prestigiosa organizzazione mondiale che offre con la sua rete internazionale una gran quantità di informazioni e servizi, contatti, risorse, pubblicazioni, sovvenzioni e riconoscimenti, supporto professionale, conferenze nazionali ed internazionali ...e l’opportunità attraverso il forum di conoscersi discutere e lavorare insieme per produrre ed incoraggiare la migliore letteratura giovanile e per l’infanzia.
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Lui si chiama Dario Cesare Campanile.
Benvenuto nel nostro forum Dario! :woot:
Grazie della disponibilità, a voi la parola :)

Ciao a tutti e scusate il ritardo nel rispondere, ma nei giorni che precedono la fiera di Bologna gli impegni si condensano con feroce, a volte fortemente sadica, determinazione.
Risponderò velocemente quindi vogliate perdonarmi quelche... oops! errore o imprecisione.

Ringrazio Carla per avermi invitato e tutti voi per l’accoglienza.

Le domande che mi ponete sono certamente importanti ed interessanti ma talmente “ampie” e ben addentro alle problematiche professionali che ciascuna richiederebbe una risposta lunghissima e ben articolata. Alcune forse un po’ troppo per gli spazi e le “velocità” di un forum.

Ma queste stesse domande aiutano a comprendere il valore di entrare a far parte del network generato da una associazione come SCBWI.
Questo tipo di strutture generalmente tendono ad offrire, ognuna a suo modo e secondo un suo programma, risorse per le specifiche attività professionali e relativo percorso.

SCBWI è nata nel 1971 per il vasto ed articolato mercato statunitense. In questi anni ha superato di parecchio i 20.000 iscritti in tutto il mondo, diventatando molto attiva con una ampia serie di iniziative preziose per le professioni che riguardano il mondo dell’editoria per l’infanzia.
Ma molto meglio dei “danni” che posso fare io nel tentativo di sintetizzare una presentazione con parole mie, vi inviterei a visitare direttamente il sito che parla bene e volentieri da solo.
www.scbwi.org

Per chi di voi fosse interessato al mercato statunitense, nel ricco e molto frequentato forum riservato ai soci vi sono senz’altro molte delle risposte alle domande che mi ponete e per quelle che non ci fossero si possono comunque in qualsiasi momento formulare le relative domande e molte altre, che in questo modo vengono lette da tutto lo spettro di professionisti iscritti all’associazione.
Vi è anche un forum dedicato alla assistenza legale con argomenti specifici nel quale risponde un famoso avvocato di settore.
Ma comunque al di là della rappresentazione tangibile del network visualizzabile nel forum c’è il network di professionisti che si tengono in contatto e si incontrano ovunque, anche ben oltre le iniziative più tipicamente di lavoro come workshop, conferenze, ritiri di lavoro e simili. Quello che è dunque sperimentabile di persona è una potente rete di conoscenze accompagnata da vari servizi e di iniziative queste ultime visualizzabili sul sito.

Claudia - Clock ad esempio che era curiosa sul concetto di “sovvenzioni” può affacciarsi appunto al menù “Awards & Grants” o direttamente al link http://www.scbwi.org/awards.htm


In Italia, SCBWI è ancora giovanissima e si propone di sfruttare l’esperienza acquisita sul mercato USA per creare un network simile con relativi strumenti, il tutto che sia a misura del nostro mercato ma che sia valido anche per il mercato europeo e con a disposizione l’ovvio sostanzioso legame specifico al mercato d’oltre oceano.
Il fatto che SCBWI in Italia sia giovanissima lascia intuire cha avrà bisogno di un po’ di tempo per lavorare a pieno regime, ma l’aspetto estremamente interessante per i soci di oggi è il poter essere in primo piano nel poter partecipare alle attività di organizzazione del futuro del chapter.
SCBWI in quanto associazione e network di persone non è un negozio che offre una serie di servizi specifici ad un determinato costo, ma conta molto sulla partecipazione e collaborazione di alcuni dei propri associati, che mettono a disposizione o la loro preparazione ed esperienza professionale o semplicemente il loro aiuto pratico nell’organizzare le risorse, o più spesso entrambe le cose. Ed è evidente che il mettersi in risalto in questo può generare vantaggi nei contatti e nella attività professionale.

Passiamo alle vostre domande specifiche
......

CITAZIONE (Clok @ 20/2/2009, 15:15)
Benvenuto nel forum e grazie mille per il tempo che ci dedicherai! :)

…apro le danze chiedendoti se puoi parlarci della SCBWI.
Carla ha spiegato più o meno di cosa si tratta, sembra un’organizzazione con i fiocchi.
Nella descrizione mi ha un po’ stupito il termine “sovvenzioni”, in che senso?

Facendo un parallelo con l’italiana Associazione Illustratori, quali le differenze?

Grazie
Claudia Venturini

E noi danziamo volentieri...

Ai fiocchi in realtà abbiamo rinunciato perché non sapevamo se era il caso di metterli celesti o rosa e per il momento non lo facciamo risparmiando qualche soldino a vantaggio delle prossime attività.

Come dicevo, nel caso dell’organizzazione negli Stati Uniti sono già attivi svariati “contributi” sotto forma di premi o borse di studio. Essendo una associazione di tipo internazionale ogni membro è riconosciuto in tutte le regioni come tale la maggior parte delle iniziative sono accessibili a tutti, ma è sempre bene verificare eventuali limitazioni territoriali per ogni specifica iniziativa, dal momento che la stessa associazione potrebbe adottare un’iniziativa proveniente dall’esterno e doverne accettare clausole particolari imposte.


CITAZIONE (Elisas @ 22/2/2009, 15:34)
anch'io approfitto di questa ottima opportunità per chiedere a chi è più del settore di me qualche indicazione utile...

una questione spinosa sono le tariffe, come si pone SCBWI in questo senso?offre consulenze a proposito?propone delle tariffe "standard" a cui attenersi?

inoltre volevo chiederti come può un'illustratore (o scrittore per l'infanzia) proporsi al meglio, se inscriversi appunto ad una associazione, mandare materiale agli editori, cercarsi un'agente, andare alle fiere e mostrare i lavori di persona...

elisa

Cara Elisa, la tua è una di quelle domande cosmiche per le quali purtroppo non basta un forum.

Proverò a tentare l’impossibile ma noterai che non riuscirò ad essere esaustivo.
A mio parere è possibile ipotizzare un tariffario professionale solo in ingenua teoria. Se si pensa a quante variabili intervengono nel vostro lavoro (una per tutte la deadline!!! che lascia variare di molto il compenso, poi in qualsiasi lavoro...) e al diritto di voler chiedere ognuno il proprio specifico compenso, credo che un tariffario possa essere solo un’illusione peraltro forse anche un po’ limitativa e pericolosa.
Qual è la tua necessità specifica: chiedere il “tuo” giusto o riuscire ad essere competitivi, o magari entrambi?

L’altra domanda quasi mi affogava... e mi sono salvato per un pelo.

Dunque. Iscriversi ad una associazione credo sia l’ultima delle cose in termini di urgenza.
Dividiamo sempre il vostro lavoro nella componente artistica e poi in quella di marketing.
La componente artistica è quella da curare per prima e meglio, perché poi è quella che andrà sul tavolo effettivo delle valutazioni. Pensare di essere un professionista che offre pronto il suo servizio è già un tantino sbagliato perché tende a distogliere l’attenzione nel migliorarsi sempre, nel ricercare ovunque nuove dimensioni, e non in ultimo nel lavorare pulito che è il segno oggettivo della vera professionalità di un illustratore. Vedere il vostro lavoro deve sempre riuscire in qualche modo a stupire, a vedere l’elemento in più, possibilmente unico.
Un esempio che posso portare senza difficoltà è proprio il lavoro di Carla che ha un suo stile ma che piaccia o meno è comunque fiammante e preciso ed estremamente pulito. Viene voglia di farne qualcosa. Viene voglia di comprarlo a priori.
Se riuscite veramente ad ottenere questo non avrete difficoltà a farvi servire da un agente, e non dovrete più preoccuparvi di molti aspetti pratici di marketing... Ma, attenzione, sempre con una grandissimo occhio aperto su quello che l’agente fa della vostra professione e del vostro lavoro! E rimanendo sempre attenti in prima persona al mercato e alle possibilità che può offrirvi.

Poi studiare bene il mercato, e non vedere quello che chiede ma riuscire a prevedere quello che chiederà. La vetrina migliore è Bologna, che generalmente viene usata principalmente dagli illustratori per ottenere i contatti, perdendo la possibilità di studiare per bene il mercato nelle vetrina più ampia disponibile; anche perché è raro che un art director sia presente in fiera, e se lo fosse che sia disposto mentalmente alle “acquisizioni”.
Una volta individuato un editore “compatibile” ed “interessabile” sul mercato, preparare a studio una presentazione a lui calibrata e professionalmente ineccepibile.

Ci sarebbe tanto altro da dire ma...


CITAZIONE (porcelain84 @ 23/2/2009, 14:25)
Salve Dario,

Quest'anno terminerò i miei studi di formazione artistica e la mia intenzione è quella di entrare nel mondo dell'illustrazione.
Proprio per la mia inesperienza purtroppo non posso farle domande specifiche, piuttosto mi viene spontaneo chiederle questo: quale consiglio darebbe ad un giovane che vorrebbe intraprendere una carriera lavorativa nel mondo dell'illustrazione?

Spesso chi desidera affacciarsi in questo lavoro sà solo usare la mano ma non si conoscono
molti fattori che costituiscono questo ambiente (aspetti economici, legali ecc..). Quale consiglio può darebbe a chi si trova in questa situazione?

Daniele

quale consiglio darebbe ad un giovane che vorrebbe intraprendere una carriera lavorativa nel mondo dell'illustrazione... (aspetti economici, legali ecc..)...?
Daniele


Ciao Daniele.
Per il momento direi gli stessi di qualche riga più su...
Parlare di aspetti legali è un po’ troppo generico.


CITAZIONE (sassolinoviola @ 23/2/2009, 15:36)
Grazie per questa opportunità che ci offi.
Questione legale: tutela degli illustratori e anche aspetto legale in fatto di contratti, che mi sembrano a volte un po' alla Robin Hood che lasciano spiazzati o indifesi.
Cristina

Ciao Cristina
I contratti sono una cosa delicata in qualsiasi campo.
Vale una regola per tutte: MAI firmare qualcosa che non si è letto capito e accettato in ogni sua parte. Poi è sempre meglio farlo leggere a quante più possibili persone preparate e di fiducia. Spesso un contratto (parlo di contratti in genere e non sto accusando il settore editoriale che generalmente è corretto) può nascondere clausole non troppo esplicite.
Anche se si fa riferimento ad un avvocato di fiducia, è sempre bene leggerlo insieme a persone comuni a voi vicine e dotate di buon senso. Potrebbero uscire fuori sorprese interessanti.
Perché sono così allarmista? Perché qui è bene prevenire che poi piangere lacrime amare.
Pensate se la Rowling avesse ceduto tutti i sui diritti per un forfait, magari lì per lì anche succulento e cospicuo... Ora?
E’ bene comunque conoscere i meccanismi base del diritto d’autore e capire cosa si sta vendendo. E’ bene saper distinguere tra i vari tipi di diritti di riproduzione, che sono tanti... Una ricchezza nascosta per chi riesce a sfruttare a fondo il proprio mestiere.



CITAZIONE (papepi @ 23/2/2009, 18:07)
buongiorno Dario,
la mia domanda è questa:
basta depositare un testo o disegni alla SIAE per essere difesi da eventuali
plagi, anche se non sono mai stati pubblicati?

Lucia

Ciao Lucia,
Certo che basta! Ma è anche un po’ troppo.
Ogni registrazione costa e ti salva non una idea ma una realizzazione specifica in forma tangibile.
Dipende poi a cosa è destinato il lavoro. Il deposito potrebbe anche complicare le cose in fase contrattuale poiché per un editore è più semplice e lineare comprare direttamente da te.
Che fare allora?
Un buon suggerimento è quello di chiudere, in una busta ben sigillata ed inviolabile, una rappresentazione di quel lavoro che sia chiara e non deteriorabile nel tempo, e di spedirsela a se stessi per raccomandata assicurata. Una volta ricevuta conservarla ben catalogata come prova inconfutabile che a quella data eravate voi i titolari di quella opera.
In alcuni casi può convenire spedirne più d’una, magari in varie fasi di lavorazione. Includere nella spedizione sempre copia di bozzetti e qualsiasi altra prova della paternità dell’opera. Bastano buone stampe.
E per lavori particolari o lunghi o ad alto rischio, perché no, filmarsi durante il lavoro... Poi però conservare tutto in ordine in un archivio.


CITAZIONE (carlac @ 25/2/2009, 10:24)
Sono stata in vacanza 3 giorni e sono appena tornata, nn vedo dario qui sul forum :blink: mi informo subito se ha avuto problemi. Abbiate fede, sono sicura che risponderà a tutte le domande :)

E beata te!... Noi qui si lavora e tu in vacanza!!!

Spero di essere stato un po’ utile, e di avere scritto almeno in maniera chiara.

Un salutone a tutti e tanta, tantissima creatività!!!

Un saluto a te Carla che spero di conoscere presto anche di persona, e tanti, tanti auguri per lo speciale lavoro che stai portando avanti da qualche mese... ;)

Ciao

 
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Elisas
view post Posted on 28/2/2009, 15:06




Grazie mille Dario!Hai dato dei suggerimenti davvero molto interessanti e precisi. A leggere le tue risposte mi è venuta una gran voglia di mettermi al lavoro ^_^

elisa
 
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Cornelyus
view post Posted on 28/2/2009, 17:44




Mi unisco ai ringraziamenti per Dario Campanile, e quoto tutto ciò che ha detto Elisas,
davvero utile ed interessante!
E grazie anche a Carla per questa ottima iniziativa!!!
image


 
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papepi
view post Posted on 1/3/2009, 22:34




grazie per le risposte... chiare e dirette
CITAZIONE
Poi studiare bene il mercato, e non vedere quello che chiede ma riuscire a prevedere quello che chiederà

questo non è semplice!
CITAZIONE
nel ricercare ovunque nuove dimensioni, e non in ultimo nel lavorare pulito

questa mi piace
 
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Clok
view post Posted on 2/3/2009, 10:48




Grazie per i consigli e i chiarimenti, davvero utili.

CITAZIONE
Dividiamo sempre il vostro lavoro nella componente artistica e poi in quella di marketing.

è verissimo, sono parti che nella nostra bilancia dovrebbero essere in equilibrio.
Sono certa che un talento anche se strepiotoso, salvo colpi di fortuna non cercati, resti nel limbo senza una parte "manageriale" utile.
Ormai penso sia più efficace essere "imprenditore" di se stesso che avere talento. Esagero? :D
Con questo non voglio scoraggiare nessuno, anche perchè io per prima non ho spirito imprenditoriale, ma credo di essere realistica. :)

Claudia-clok
 
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darioccampanile
view post Posted on 2/3/2009, 10:49




CITAZIONE (papepi @ 1/3/2009, 22:34)
papepi: grazie per le risposte... chiare e dirette

CITAZIONE
Dario Cesare Campanile: Poi studiare bene il mercato, e non vedere quello che chiede ma riuscire a prevedere quello che chiederà

CITAZIONE
papepi: questo non è semplice!

Ciao.
Certo che non è semplice! E' difficile! Difficilissimo!
Ma se ci pensi bene è la parte meravigliosamente più creativa (e quindi anche meno noiosa) del lavoro di marketing di un qualsiasi autore (in senso esteso ...e nel nostro caso; altrove vale per qualsiasi imprenditore) ed è una delle chiavi verso il probabile successo, comunque poi tu ti voglia promuovere. Tant'è che è una cosa fondamentale da fare anche per chi è seguito da un eccellente agente. Questo perché è sì parte del marketing ma è altrettanto parte del percorso di crescita dell'autore.
Ed è cosa talmente difficile che se fosse facile tutti gli autori sul mercato avrebbero un consistente successo.

Ciao a tutti.

Dario

Dario Cesare Campanile
Regional Advisor SCBWI Italia
e-mail: [email protected]

www.scbwitalia.org

www.scbwi.org
 
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papepi
view post Posted on 2/3/2009, 11:11




questa cosa di prevedere il mercato mi incuriosisce come linea di ricerca..in effetti è vero..è una delle parti creative che forse si sottovaluta !
 
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darioccampanile
view post Posted on 2/3/2009, 11:42




CITAZIONE (Clok @ 2/3/2009, 10:48)
Grazie per i consigli e i chiarimenti, davvero utili.

CITAZIONE
Dividiamo sempre il vostro lavoro nella componente artistica e poi in quella di marketing.

è verissimo, sono parti che nella nostra bilancia dovrebbero essere in equilibrio.
Sono certa che un talento anche se strepiotoso, salvo colpi di fortuna non cercati, resti nel limbo senza una parte "manageriale" utile.
Ormai penso sia più efficace essere "imprenditore" di se stesso che avere talento. Esagero? :D
Con questo non voglio scoraggiare nessuno, anche perchè io per prima non ho spirito imprenditoriale, ma credo di essere realistica. :)

Claudia-clok

Ciao!
Ora non vorrei complicare una cosa già complicata, ma ci provo perché secondo me è un punto chiave non tanto per un illustratore, ma per quell'illustratore che si vuole vendere. La cosa è molto diversa.

Non so dunque se parlerei di bilancia, visto che sono due componenti assolutamente dissonanti e troppo spesso in pieno contrasto, a volte parecchio distruttivo o perlomeno scoraggiante. Non fatevi scoraggiare: a parlarvi è solo il datore di lavoro che ha assunto il vostro talento. Tipico rapporto di lavoro, ma qui non è banale e noioso come altrove...

Io credo dunque più in una sorta di doppia personalità professionale. E' necessario proprio predisporsi ad assumere il corretto atteggiamento prendendo distanze temporali e se possibile anche spaziali (il massimo sarebbe avere due studi ma non si dovrebbe rinunciare mai ai due tavoli, con le relative carte ben separate)
Sono due componenti da lasciar discutere e spesso litigare.

Poi se ci si riduce alla follia ci si può sempre dedicare all pittura, e magari si diventa pure famosi... e tutto quadra...

Tornando al serio...
Quindi non credo sia esatto dire che è più importante essere imprenditori. Lo è se il tuo obiettivo unico è vendere. Ma se vuoi rimanere "in memoria" come un artista valido, non far mai uscire cose tue che non ti appartengono e non ti convincono (la tua "voce" sull'opera), a costo di non vendere.

E questa è un'altra chiave del mestiere dell'autore, nel vostro caso illustratore: aiutare "la voce" a venire fuori. "Voce" che definirei qui al volo un po' come l'armonia unica con cui un autore usa il suo stile; la mano che realizza, che governa il suo stile.
Se io mi studio per bene lo stile di Van Gogh e cerco di inventarmi un lavoro applicando appieno il suo stile magico è estremamente probabile che più di qualcuno comunque si accorgerà che non è un vero Van Gogh; e quello che è bello e che è molto probabile che se ne accorgerebbe anche più di qualche "non addetto ai lavori", proprio perché è un qualcosa che va ben oltre gli aspetti più puramente accademici.

Spero di non aver creato confusione.
Ciao

Dario

Dario Cesare Campanile
Regional Advisor SCBWI Italia
e-mail: [email protected]

www.scbwitalia.org

www.scbwi.org


 
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