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Considera anche quello che comprano gli editori, di libri in bianco e nero se ne vedono pochi, magari quelli per adolescenti con qualche immagine qua e là. Vai in libreria e bibilioteche e sonda anche questo punto così scottante per la nostra sopravvivenza!
Si, lo so: pochi editori rischierebbero col bianco e nero, ovviamente è una scelta difficile, però considera che io non lavoro per gli editori: al massimo se il mio prodotto non va, so a chi dare la colpa ;P.
Questo non vuol dire che devo prendere sottogamba le scelta di chi fa questo mestiere, ovviamente cerco di consultare il più possibile librerie e bibblioteche e se posso chiedo ai bambini e cerco di analizzare cosa piace a loro. Non è un mestiere in cui rinchiudersi con le proprie convinzioni!
I libri da colorare che avevo da piccola però non erano per nulla belli graficamente: è anche vero che se il bambino deve colorare deve capire bene le forme: se non individua l'oggetto che viene rappresentato è difficile che riesca a "ricollegarne" le parti col colore.
Harper è una sorpresa nuova anche per me, anch'io ho acquistato da poco il libro con l'intera opera, ma forse (quasi sicuro) avevo già visto delle sue illustrazioni. Non sapevo avessero fatto dei coloring book, io non li trovo male: penso siano abbastanza chiari per dei bambini e allo stesso tempo sintetizzino in modo istintivo le forme. All'asilo io avevo dei libricini così per semplici esercizi, oppure dei libri con le illustrazioni a "quadretti", quelli con cui si facevano cornicette geometriche (si capisce quali intendo?) ed era un esercizio stimolante cercare di riprodurre quelle forme anche se spesso sbagliavo. (mi sta tornando un po' di memoria)